Esistono un gran numero di diete che promettono miracoli, cioè una perdita di peso con poco sforzo e in un breve periodo di tempo, due caratteristiche che certamente fanno gola a tutte le persone che hanno una gran voglia di dimagrire, visto che molto spesso si vorrebbe fare il minimo sforzo ottenendo comunque grandi risultati.

Il problema di queste diete miracolose, conosciute anche come diete alla moda, non è tanto la loro efficacia, perché effettivamente fanno perdere molti chili in poco tempo,ma in realtà il problema è altro e decisamente più serio. Sono 36 circa le diete miracolose più famose a livello mondiale, e sono state studiate da esperti della Associazione dei Dietisti dell’ Università di Navarra, in Spagna, col fine di conoscere i vantaggi e gli svantaggi di ognuna di esse.

I risultati degli studi hanno dimostrato che tutte queste diete hanno carenze di nutrienti essenziali per la sana alimentazione e la salute ed hanno dimostrato, inoltre, che sono talmente esigenti e monotone che sono difficili da portare avanti per lungo tempo.

Quindi non possono essere seguite con regolarità e non si può mantenere un peso giusto a lungo. Come risultato, dopo diete simili così stressanti (ed ammesso che si riesca a farle), quasi sempre i chili persi vengono riacquistati per un rallentamento brusco del metabolismo e, per “effetto rimbalzo”, ci si ritrova a riprendere più peso di prima.

A questo punto ci si sente frustrati e demotivati, senza grandi prospettive se non quella di ritentare ancora una volta la stessa strada, seppure sbagliata. Questa è l’esperienza di tantissime persone che, andando principalmente nei centri di estetica, hanno perso non solo danaro ma anche e soprattutto la fiducia di poter ottenere un dimagrimento duraturo e stabile nel tempo.

Non c’è che dire: un fallimento vero e proprio… In realtà, succede sempre per  chi  segue un “regime” che non è stato pensato per Lui, ma era già preconfezionato. Di conseguenza, chi deve dimagrire si trova a dover seguire un percorso in cui non si identifica, e che per questo si rivelerà non solo pesante da seguire, ma sempre fallimentare.
Dimagrire non è facile… Come spezzare questa spirale negativa ?
Ippocrate ci viene in aiuto scrivendo :” La migliore medicina è il cibo ed il cibo è la migliore medicina”.

Ci approcciamo, quindi al cibo in modo nuovo , non proibitivo ma educativo, insegnando al paziente le strategie per modificare il proprio stile di vita, il modo di alimentarsi, e di svolgere attività fisica per poter perdere e mantenere il peso nel tempo. Questo approccio cognitivo comportamentale è decisamente diverso dalla comune prescrizione dietologica, basata sul modello medico prescrittivo, che raramente riesce ad intaccare le abitudini comportamentali quotidiane delle persone affette da obesità, perché insegna al paziente a diventare un terapeuta del suo problema di peso.

Liberandoci dalle diete troveremo la serenità ed il piacere di avvicinarci al cibo senza nessun timore e con la consapevolezza di essere finalmente fuori dal circolo vizioso in cui eravamo caduti. Per concludere da quanto detto si evince che il paziente che desidera realmente risolvere, in maniera definitiva, il problema del soprappeso ma ancor di più dell’obesità, deve affrontare la situazione su più fronti, quello della dietoterapia e , quello comportamentale associato alla ristrutturazione cognitiva. Solo allora potrà esser sicuro di aver affrontato il problema dalla radice.